Superbonus 110% e Plusvalenze: Le Nuove Normative Fiscali
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti cambiamenti per la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili che hanno usufruito del Superbonus 110%.
Secondo la nuova normativa, i guadagni ottenuti dalla vendita di un immobile su cui sono stati effettuati lavori agevolati dal Superbonus devono essere tassati se questi lavori sono stati completati negli ultimi dieci anni. Una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate ha chiarito ulteriormente l'applicazione di queste regole, estendendo l'imponibilità delle plusvalenze anche agli appartamenti situati in condomini che hanno beneficiato del Superbonus.
Sono esentati da questa tassazione gli immobili ereditati e quelli che sono stati la residenza principale del venditore o della sua famiglia per la maggior parte degli ultimi dieci anni, o per tutto il periodo tra l'acquisto e la vendita, se inferiore a dieci anni.
La legge specifica che si deve pagare una tassa sulla plusvalenza solo quando si vende per la prima volta una proprietà che ha beneficiato del Superbonus, e questo solo se i lavori sono stati completati nei dieci anni precedenti la vendita. Questa regola non vale per le vendite successive della stessa proprietà, a meno che non ci siano stati dei passaggi intermedi, come indicato dall'articolo 37 del decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre 1973, n. 600.
In sostanza, la tassa sulla plusvalenza si applica solamente alla prima vendita di proprietà che hanno ricevuto il Superbonus, non importa chi ha fatto i lavori, quanto si è risparmiato con le detrazioni, come sono stati utilizzati questi vantaggi o che tipo di lavori sono stati fatti.
La norma esplicita le diverse modalità di calcolo della plusvalenza in modo dettagliato, ma complesse da sintetizzare qui. Per ogni approfondimento rimandiamo alla circolare in questione che è consultabile in questo allegato.