2/5/2024
Chometemporary

MANO FELICE disegna gli animali di Franco Cosimo Panini

Per chi è stato bambino nella mia generazione il concetto di disegnare era copiare o colorare qualcosa di già disegnato. Lo ricordo con grande chiarezza. Non ho memoria di nessuno dei miei disegni di fantasia, ma ricordo invece i tanti personaggi di Topolino copiati a mano libera o ancora meglio ricalcati controluce a fogli sovrapposti.

Forse per questa mia storia d’infanzia, quando qualche tempo fa mi è capitato in mano questo libro di disegni per bambini me ne sono innamorato all’istante. Frugavo con Daniela, mia moglie, tra i libri di Odradek - una piccola libreria di via Principe Eugenio a Milano gestita da Felice e Anna, librai come ce ne sono pochi, quando ad un tratto nelle sue mani è apparso questo libro dalla copertina bianca appena spruzzata di rosso.

È un libro bellissimo da cui trabocca il talento di un autore che si presenta con il soprannome di Mano Felice (e mai soprannome fu più appropriato) e del suo assistente Alessandro Sanna. Vi sono ritratti animali allo stesso tempo abbozzati e perfetti, disegnati con una semplicità, una poesia e una genialità degni di Bruno Munari o di qualche altro maestro dell’arte prestato all’editoria per l’infanzia. Ognuno degli animali è suscitato con un segno così semplice, così naturale che guardandoli mi sono creduto capace di farli anch’io (il che, come Munari insegna, significa capace di RI-farli, essendo la genialità sempre originalità).

Ogni disegno della pagina sinistra lascia a destra un foglio bianco come invito a imitare questi segni creando così il proprio zoo personale. Ogni animale è accompagnato da una micro poesia che prende spunto dal tratto di Mano Felice. Scopriamo così che “l’aquila è un boomerang con le zampe”, che “la rondine è un appendiabiti per vestiti invisibili” e molto altro ancora.

Nel libro troverete ben 77 disegni, uno più bello dell’altro. Io ne ho selezionato qualcuno, giusto per farvi venire voglia di trovare un bambino a cui regalare questo piccolo capolavoro.

Ora però vi lascio perché ho un appuntamento con il mio colibrì.

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